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Chi ha inventato lo zero?

Potrebbe sembrare un pezzo ovvio di qualsiasi sistema numerico, ma lo zero è uno sviluppo sorprendentemente recente nella storia umana. In realtà, questo simbolo onnipresente per “niente” non ha nemmeno trovato la sua strada in Europa fino al 12 ° secolo. Le origini di Zero risalgono molto probabilmente alla “mezzaluna fertile” dell’antica Mesopotamia. Gli scribi sumeri usavano gli spazi per indicare le assenze nelle colonne numeriche già 4.000 anni fa, ma il primo uso registrato di un simbolo simile a zero risale a circa il III secolo a. C., nell’antica Babilonia. I babilonesi impiegarono un sistema numerico basato su valori di 60, e svilupparono un segno specifico-due piccoli cunei-per distinguere tra le grandezze nello stesso modo in cui i moderni sistemi decimali usano gli zeri per distinguere tra decimi, centinaia e millesimi. Un tipo simile di simbolo ritagliato indipendentemente nelle Americhe intorno al 350 d.C., quando i Maya iniziarono a usare un indicatore zero nei loro calendari.

Questi primi sistemi di conteggio vedevano solo lo zero come un segnaposto, non un numero con un proprio valore o proprietà univoco., Una piena comprensione dell’importanza di zero non sarebbe arrivata fino al settimo secolo d.C. in India. Lì, il matematico Brahmagupta e altri hanno usato piccoli punti sotto i numeri per mostrare un segnaposto zero, ma hanno anche visto lo zero come un valore nullo, chiamato “sunya.”Brahmagupta è stato anche il primo a dimostrare che sottrarre un numero da se stesso si traduce in zero. Dall’India, lo zero si diresse verso la Cina e tornò in Medio Oriente, dove fu ripreso dal matematico Mohammed ibn-Musa al-Khowarizmi intorno al 773., Fu al-Khowarizmi che per primo sintetizzò l’aritmetica indiana e mostrò come lo zero potesse funzionare in equazioni algebriche, e nel IX secolo lo zero era entrato nel sistema numerico arabo in una forma simile alla forma ovale che usiamo oggi.

Lo zero continuò a migrare per altri secoli prima di raggiungere finalmente l’Europa intorno al 1100. Pensatori come il matematico italiano Fibonacci contribuirono a introdurre lo zero nel mainstream, e in seguito figurò prominente nel lavoro di Rene Descartes insieme a Sir Isaac Newton e Gottfried Leibniz’s invenzione del calcolo., Da allora, il concetto di” nulla ” ha continuato a svolgere un ruolo nello sviluppo di tutto, dalla fisica e dall’economia all’ingegneria e all’informatica.